Che poi no, compràteli lo stesso perché a un Mac non c'è alternativa.
Però sappiate che chi ha progettato MacBook e MacBook Pro è una persona che vive una vita igienica e statica che esclude in tutti i modi quelle presenze così moleste che sono i bambini e gli animali.
Direi il ritratto di Jony Ive, no?
Al massimo la serata di Jony Ive si svolge sorseggiando champagne con amici a modino tranquilli ed eleganti nella soffice camera bianca in cui siamo abituti a vederlo nei video promozionali di Apple.
La giornata si svolge all'Apple Park dove sono ammessi gli alberi da frutto, ma avete mai visto un cagnolino? Un pet da ufficio? Niente. Sporcano.
Noi che non siamo Jony Ive o Tim Cook, invece:
Sera: togli il MBP dalla sua custodina di feltro e lo piazzi su un ripiano della libreria fuori dalla portata di cane, gatti e bimbi piccoli. Non puoi, non puoi attaccarlo alla corrente per ricaricarlo prima che gli umani siano a letto e gli animali finalmente fuori. Fuori almeno dalla stanza dove tieni il MBP. Troppo alto il rischio che una pastorella tedesca o una bambinella travolgano scorrazzando il cavo di ricarica che si porta via nel disastro tutto il portatile.
Quindi la sera dopo aver messo i bimbi a letto e nutrito gli animali e coccolato entrambi prima di andartene a letto devi ricordarti di mettere il portatile in ricarica. Poi, per prudenza, perché non si sa mai e perché quell'arnese con tastiera di merda costa uno sproposito, chiudi pure la porta, per evitare che le bestie eccetera eccetera.
Ti serve il portatile per cazzeggiare o lavorare?
Ricordati di uscire dall'ufficio con una ricarica sufficiente. Altrimenti t'attacchi al Surface, che gioia.
E se è carico e ti piazzi sul divano, abbi cura di liberare lo spazio da tutti i pelouche, che sono pieni di polvere.
Ti si dovesse avvicinare qualche piccina insonne con un pupazzetto peloso preso dalla sua cameretta?
Potresti respingerla, ma il prossimo passo quale sarebbe? Sacrifici umani a Tim Cook?
Ma dimettiti. Prego polvere, accomodati. Anche tu, piccina mia. Ma sì pure tu, gattina.
Come stiamo belli tutti insieme sul divano!
Apple non vuole. Ma noi ce ne infischiamo.
In assistenza ci diranno che è colpa nostra. E noi diremo: ok. La mia vita spericolata.
Mattina: rimetti il portatile nella sua custodia di feltro. C'è luce, la luce illumina. Fai caso che la tua custodina di feltro grigio scura è tutta screziata da una marea di peli variopinti, ma in prevalenza bianchi. Quella disgraziatella della tua gattina ci ha dormito sopra. Infili dentro il portatile perché certo non hai tempo di recuperare la spazzola anti-pelo, ma in cuore tuo muori, muori pensando che quei peli inevitabilmente finiranno dentro la custodia, e da lì dentro i tasti del MBP.
Arrivi in ufficio e piazzi il tuo arsenale sulla scrivania. I tuoi dubbi sui peli diventano certezze: ci sono peli sulla tastiera. Sai cosa significa, vero? Sai.
Allora eviti di peggiorare la situazione e non fai nemmeno swoosh con le chiome dopo una riunione andata bene, perché potrebbe finire un capello sulla tastiera, insinuarsi come un serpente sotto un tasto e addio qwerty. Qery. erty. Qwt.
Pomeriggio: quando a un certo orario il lavoro si alleggerisce e cominci a spostarti dal Mac desktop al MacBook Pro e hai un tweet fenomenale da scrivere, ecco la tua nemesi. Ecco la punizione di aver messo al mondo bambini e adottato animali. Fai caso che il monitor ha qualche ditatina piccina picciò e gli dai una passatina con una pezzolina per gli occhiali, perché la pulizia prima di tutto. Poi quel tweet che avevi in mente. O quel post smartissimo su MacBook e animali. Cominci a scrivere. Devi battere talmente forte che ti fanno male le nocche delle dita. Qualche lettera zompa. Devi tornare indietro. Devi abbassare la musica perché ti devi concentrare meglio sul feedback maledetto della tastiera, che è disomogeneo. Un tasto fa clac un altro fa plop. Uno è duro, uno è molle. Col pollice batti sulla space bar e a sinistra fa un suono e a destra ne fa un altro.
Ti chiedi una persona che non abbia la fortuna di una buona articolazione delle dita come faccia con una tastiera così pessima. Ti domandi se l'uso prolungato di questo strazio non ti porterà nelle condizioni suddette di semi-invalitidà. Questa tastiera farà scuola come caso medico di danni fisici provocati da strumento. Tipo il tunnel carpale derivante dal mouse (che tu mica usi, tanto ci tieni alla salute).
Sera di nuovo, e il loop continua.
Ma nooo, ma quanto può durare sta disciplina da caserma?! Ma scherziamo??
La verità è che fai come hai sempre fatto con tutti gli altri Mac a partire dall'iBook. Che il MBP te lo piazzi persino in cucina mentre appunto cucini. Che fa la spola tra divano, tavolo e persino letto, appoggiato dove capita e quel dove è quasi sempre contaminato di peli, e a portata di manine untuosette, zampette, codine spargi-peli, nuvole di farina.
No, cavolo. No, se fate una vita così promiscua questo portatile non è per voi.
L'ambiente ideale di questo portatile è l'ufficio di un medico che fa cose non particolarmente schifose come toccare i pazienti. Un oculista al massimo. Che lì manco un granello di polvere.
A noi rimarrà lo psichiatra. Te ne sei resa conto quando hai provato a togliere dei peli sottolissimi di gatto col filo interdentale.
Please get help.
C'è una petizione per invogliare Apple a farsi carico del problema.
Ovviamente se ne infischierà. Ci vorrà qualche azione più eclatante tipo sparatoria in qualche Apple Store con una pazza che fa irruzione armata di Fabuloso.
Come sei contenta che dovrai liberarti di sto coso per qualche giorno perché Apple gli deve cambiare la batteria, a rischio bomba.
No, mica se ne è parlato.
Grazie Apple, mi regali una tregua.