Qualche giorno fa è uscito un editoriale di Apple Insider dal titolo iPhone X impresses Windows executive, Android fans but bitter bloggers still hating.
Ha fatto capolino su Twitter (non leggo assiduamente Apple Insider), dove l'avevo retwittato (come promemoria più che altro) senza neanche leggere le reply. Oggi l'ho ripescato, ho letto l'editoriale e ho scoperto che è una recensione di recensioni.
Wow, lots of fun.
Praticamente è come quando l'avvocato Taormina si prende una piazza televisiva e comincia l'arringa-attacco per difendere la causa imbarazzante di turno di cui s'è appropriato.
In primis, l'articolo spara mirato su Jesus Diaz di Gizmodo e Joanna Stern del WSJ senza la decenza di linkare agli articoli offensivi (corsivo mio) contro Apple, solo qualche screenshot cherry-picked e link ad articoli interni che già si occupavano dei due. Proprio a sicari.
In secundis, ma ormai è copione, Diaz e Stern, come chiunque non parli di Apple in termini che non siano il solito gloria patri, vengono bollati come bitter, anzi super bitter. Uno o una che è amareggiato/a, intossicato/a, che in qualche modo rosica mentre gli altri, contenti loro, godono. Ed esibiscono questo godimento sguiatamente, perché se non lo fai... che godimento è? Che attestato ne puoi avere?
Come un porno dove i due attori esagerano la recitazione per dare più verve a un'esibizione moscia.
L'editoriale chiosa con ad Apple non frega niente dei blogger musoni.
Lo sappiamo. Gli frega poco pure di Apple Insider, che è poco fashion e quindi ha un audience poco rilevante.
Che debba fregare ad Apple Insider è pietoso.
Ma chi è rimasto di decente? MacRumors?