Beh, io un giorno mi sono svegliata con una crisi e ho deciso che mi serviva un mouse, come tutti.
E allora ho comprato quello più raccomandato da YouTube, ma ho fatto pure qualche breve sondaggio tra amici e Twitter: Logitech MX Master.
La versione attuale è la 2s.
Background: Wacom
Non uso un mouse da credo 15 anni. Uso le tavolette Wacom con la penna. A casa addirittura una Bamboo, una cosa poverissima, che avrà dieci anni e non perde colpi (cambio la penna quando si scassa, finché la faranno).
Un arnese che fa rabbrividire i non addetti ai lavori perché pare la negazione dell'ergonomia, e invece è il paradiso dell'ergonomia. L'esperienza più vicina alla naturalezza dell'analogico, e per una volta l'ambiente digitale non è un'imitazione skeuomorfica (accento soprattutto sulla parte -morfica, la forma) ma un'evoluzione di quello analogico. Perché disegnare con lo schermo completamente sgombro è addirittura meglio che su carta, dove la mano ostacola la visione. Poi ditemi dell'iPad che è fatto per disegnare meglio che col Mac. Che fesseria. È ottimo e meraviglioso per disegnare, ma non è meglio. È meglio il Mac, con la penna e la tavoletta e il quadro completamente sgombro. L'iPad vince solo se non si ha un piano per appoggiare il Mac e un posto dove adagiare le terga.
Eppure disegno poco, pochissimo.
Mica serve a quello solamente, una Wacom.
Certo in quello eccelle, ma una Wacom va bene per tutto (quasi, suspence).
Per dare un quadro di riferimento, vediamo come funziona una Wacom (non esiste altro di serio).
La tavoletta corrisponde all'area del desktop e la penna fa quello che fa un mouse, gestisce il puntatore. Un tocco della penna sulla tavoletta corrisponde al clic a sinistra, un tocco con trascinamento sulla tavoletta o tenendo premuto un bottoncino sulla penna a portata di pollice è come tenere il tasto sx premuto (selezione, ad esempio). Eccetera eccetera. A seconda dei modelli ci sono bottoni accessorî, sia sulla penna che sulla tavoletta (anche touch, ma più per fare curriculum che per reali capacità), che possono essere abbinati a funzioni a piacimento (il software di controllo di Wacom è quello che fa la differenza con tutto l'hardware della concorrenza). Se si è abituati a questo, non si capisce davvero come possano eccitarsi al limite dell'umido quelli che l'MX master ha mille bottoni e mille rotelle tutte customizzabili, wow.
Come ci si muove con una penna e una tavoletta?
È questa la cosa più straniante per un non habitué.
Non si trascina nulla. Ci si muove con la mano naturalmente sopra la tavoletta, per aria, senza bisogno di contatto. Il tempo di mapparsi mentalmente il desktop sulla tavoletta è di circa 5 minuti partendo da zero esperienza in assoluto. Si direbbe che la precisione è quindi piuttosto approssimativa? Tutt'altro, una precisione chirurgica, perché il controllo di fino che hai con le dita (tieni una penna tra le dita) non è paragonabile neanche da ubriachi a quello che si ha con il polso (tieni in mano una zappa, nel caso dell'MX Master). E non solo il polso, serve tutto il braccio e direi pure la spalla per gestire il mouse, soprattutto questo mouse, così grosso e pesante. Con la penna... Non c'è bisogno di descriverlo, lo sanno tutti how it feels. Nessuno s'è mai ammazzato in anni e anni di scuola. I bambini ci passano le ore a disegnare e colorare. Invece col mouse del computer ci viene il tunnel carpale. Il massimo che sforzo con una penna è l'avambraccio, e i movimenti, a differenza di un mouse che inchioda polso e mano a strisciare su un piano, sono tutti naturali e liberi.
Cliccare, trascinare, alt-cliccare, tutto fluido.
Ma non solo: chiudere app, nascondere app, mostrare il desktop, switchare app. Tutto dalla tavoletta, senza guardare se non al massimo con la coda dell'occhio. Un mouse ti obbliga al vagabondaggio del cursore sugli appigli grafici delle interfacce o a portare le mani sulla tastiera.
Dov'è che penna+tavoletta è oggettivamente carente? Nello scrolling. Quando sopra scrivevo tra parentesi quasi, mi riferivo a questo. Ma poiché da utente Mac preistorica non sono stata abituata ai mouse con la rotella (prima che passassi a Wacom), per me è del tutto naturale afferrare una scrollbar e usare quella. Ma è una cosa che generalmente delego sul fisso al Magic Trackpad (non uso mouse neanche Apple), e sui portatili si sa quanto siano sensualmente responsive, docili, amorosi i trackpad dei MacBook.
Un ultimo dettaglio per completare il quadro: il silenzio assoluto.
È chiaro che il contesto delineato vede l'utilizzo del Mac in ambito per lo più grafico, dove si zumma, si panna, si trascina in continuo, si ritocca una curva o una zona d'ombra, si sposta, si allinea, ma si scrolla poco, molto poco, per lo più per riposizionare. Tuttavia io mi trovo paradisiacamente bene pure se devo semplicemente scrivere, leggere o perdere tempo sul browser, cosa che faccio per lo più dal MacBook Pro dove lo scrolling avviene da trackpad. Da desktop va ammesso che nello scrolling la frizione, con una tavoletta, c'è.
Tuttavia, ritengo che il suggerimento di provare il wild side di tavoletta+penna non sia mai fuori luogo.
Il gaming, non so cosa sia.
MX Master: il porno-mouse di YouTube
Lo sghiribizzo di prendere un mouse (non ancora questo mouse) mi dev'essere venuto in qualche momento di particolare abbiocco sul browser, in ufficio ("sfaticata"), in cui dev'essermi parsa veramente insopportabile la mancanza di una rotellina per lo scrolling.
Quale mouse scegliere è stato del tutto no brainer: quello Logitech che suscita negli adolescenti le stesse emozioni che suscita a Cassano la sua Ferrari. Perché oggettivamente è bello, muscoloso, un SUV. Dark, opaco. Matte black everything, dice Marques, uno dei principali salumieri dell'etere binario (qui la sua recensione dell'MX Master prima versione). Poi quella forma aerodinamica, quelle curve senzuali, quella gobbetta che pare un deltoide palestrato.
Non lo so se da femminuccia dovrebbe piacermi di più l'affusolato e delicato Magic Mouse di Apple, ma se è un problema che mi piace(va) questo mouse maschiaccio dev'essere pure un problema che piace ai ragazzi. C'è dell'omoerotismo nell'hi-tech.
Pippe!
Questo mouse è veramente un SUV, chi lo disprezza un giretto se lo farebbe comunque. E io me lo sono fatto, per concludere quello che chiunque conclude con un SUV dopo averlo guidato: è un trattore immanovrabile.
L'unica ingenuità che mi rimprovero è non aver tenuto nella giusta considerazione che se le informazioni su questo mouse ho preferito prenderle da YouTube a mo' di entertainement invece che da pezzi scritti un attimino più sobri e misurati, dovevo ricordarmi del perché lo YouTuber va in orgasmo col Logitech: lo scroll orizzontale demandato ad apposita rotella.
Ma quella rotella...
Ci arriviamo.
Procediamo con ordine.
Ergonomia
Santiddio. È come mettersi a cavallo di un dromedario, quello che ha una sola gobba. Il cammello ne ha due, uno si piazza in mezzo e voila. Col dromedario ti devi sedere in punta, auguri.
Ecco la sensazione di appoggiare la mano sulla gobba dell'MX Master.
Non credo sia una questione solo di quanto è grande o piccola una mano. È un mouse altissimo, inclinatissimo, certamente più scomodo più la mano è piccola, perché più fa fatica ad abbracciarlo. E questo mouse richiede una presa salda, perché è pesante. È un mouse chiaramente da palmo, non da dita. L'opposto di un mouse Apple (che preferisco mille volte, a sto punto).
Può senz'altro piacere a molti e risultare perfettamente ergonomico. Lo dicono mille review quanto è comodo e bello.
Ma ecco. Attenzione perché non è universalmente comodo.
Ragazze, non fa per voi.
Le mie dita una volta appoggiata la mano (dev'essere come palpare una tetta a Venus), non arrivano alla metà dei tasti, non arrivano bene alla rotella, ma arrivano benissimo sulle due stupidissime frecce laterali poste a sinistra a portata di pollice, che in tutte le recensioni maschiette vengono definite come scomode, fuori posto, difficili da cliccare. Sono le uniche che clicco bene, e non me ne faccio nulla.
In mano, questo mouse, io non lo sento affatto piacevole.
Ma dove io posso dire pesante, un altro può dire solido.
Dove io posso dire gobboso, un altro può dire riposante.
Entrambi però credo che possiamo dire stronzata del vano porta-pollice che dovrebbe fungere da appoggio ed è invece del tutto inutile in tal senso. Se era questa la preoccupazione, di accogliere il pollice, non si capisce perché non fare la cuccia anche al povero mignolo, che, nel mio peculiare caso, resta appeso al mouse che come detto sopra è altissimo.
Probabile che la versione 3 adotti l'aletta anche a destra, di sicuro appeal per un sacco di adolescenti. Effetto giocattolone.
Un'ultima cosa prima di passare alle funzioni: è rumorosissimo. La rotellina principale fa un crr-crr-crr da marmitta truccata (l'altra è silente), i bottoni sembrano due martelletti. Con le cuffie e la musica a volume non da stordimento, ancora si sentono. Ma lo YouTuber usa le cuffie con ANC mica per niente.
Funzioni
Questo mouse ha 4 bottoni, 2 mezzi bottoni e 2 rotelle, e un apposito software di gestione del tutto.
Due rotelle, in un mouse, è un po' come dire di un attore porno con tre palle.
Oltre alla classica rotella centrale in mezzo ai bottoni, c'è una thumb wheel laterale ad altezza del pollice che torna molto utile a chi deve scrollare orizzontalmente: quelli che montano video per YouTube. Recensioni entusiastiche dell'MX Master di produttori e musicisti (gli unici altri che vivono in timeline orizzontali) non ne ho trovate.
Questa rotella laterale è fatta di un materiale gommoso molto strano che non ho trovato piacevole, sembra viscido. L'intento sarà quello di simulare una fluidità che in realtà, meccanicamente, non esiste proprio. E questo crea un cortocircuito neurale perché sembra che scrolli liscia ma quello su cui stai scrollando va a scatti! Non è affatto precisa, non si riesce per niente a dosarla. È molto approssimativa. Ho cambiato mille volte i settings dal software di gestione (Logitech Options), ma niente. Credo che su timeline kilometriche questa imprecisione non si noti, ma già se la usate – creando una funzione app-specifica – per controllare il volume in iTunes o Spotify (o Deezer, io) viene fuori quanto è grezza.
Dei classici bottoni destra e sinistra nulla da rilevare, non hanno saputo inventarsi nessuna "innovazione".
Sugli altri che dire?
C'è un bottoncino minuscolo in mezzo ai due grandi, prima della scroll wheel, in posizione non proprio ergonomica, che può rivelarsi utile se gli si trova una funzione da abbinargli e che giustifichi il movimento all'indietro per andarla a cliccare.
Ci sono due bottoncini laterali, di default avanti e indietro, posti l'uno sull'altro che per una mano di media grandezza non sono funzionali, in quella forma e in quella posizione. Pure qui, si può spippolare con Logitech Options e trovargli un senso.
Quello più negativamente interessante è il grosso bottone posto sull'alettone poggia-pollice. Ammesso che gli si trovi uno scopo (che giustifichi la fatica di premerlo, cioè), il meccanismo di cliccaggio è davvero peculiare: va spinto in giù, muovendo il pollice di dorso, non di polpastrello. Una cosa naturalissima. È piuttosto rigido. Ma fa un bel clic ovattato, che sarebbe stato bello sentire anche sui due principali, dove però il meccanismo a molla sotto non credo lo permetterebbe mai. Perché questo è ovattato in quanto duro, e quindi poco responsive.
In ultimo, due funzioni di spicco di questo mouse: Flow e connettività. Flow permette di utilizzare il mouse tra due computer (se ne possono connettere via Bluetooth o dongle fino a 3), indifferentemente Mac o Windows, portando il puntatore da un monitor all'altro. Consente di copiare file da una parte all'altra sfruttando la rete wifi.
Farlo tuttavia è piuttosto ruvido. E non mi è mai capitato di pensare che una cosa del genere potesse tornarmi veramente comoda o utile. È un mouse che offre soluzioni in cerca di problemi.
Conclusioni
Non tenete conto di questa recensione.
Non sono il target di questo mouse. Questo è un mouse che stupisce un utente solitamente windowsiano che non conosce le gestures del Mac e che trova la sua salvezza nelle mille opzioni di configurabilità che l'MX Master offre e nella sua interfacciabilità cross-pc (in ambiente Windows questa promiscuità è più frequente). È molto ben costruito e solido (è pesante), con un ottimo feedback sonoro (è rumoroso), con un ottimo sostegno della mano (è gobboso), con una comodissima rotellina laterale che permette di muoversi in una timeline orizzontale con una scioltezza notevolmente maggiore che andando ad afferrare una scrollbar.
Tuttavia, quello che questo mouse fa richiedendo superficie sulla scrivania su cui spostarlo (e polso, e braccio, e spalla) o contorsioni delle dita tra bottoni e rotelle, su un Mac si fa nello spazio del trackpad con un dito, o due, o al massimo tre, con un tocco leggero e agile. Senza dover puntare, senza dover cercare bottoni. Un (magic) trackpad è fluidissimo e comodissimo anche su una timeline orizzontale. I trackpad dei Mac sono sensibilissimi ma non eccitabili, la rotellina da pollice di questo mouse invece o non risponde o schizza.
L'altra imita approssimativamente lo scroll inerziale. Solo che qui, col Logitech, bisogna dare una pedalata sulla rotella e farla scorrere, e poi frenarla (si sente proprio l'attrito).
Insomma, io con questo mouse in mano mi sono sentita come se dovessi scrivere con la sinistra, io che mancina non sono.
Come Steve Buscemi nella famosa scenetta che vuol fare il ggiovane, l'MX Master come lo skateboard.