Se delight is in the details, come professava (a ragione, eggrazie) una raccolta di scritti di Shawn Blanc, è anche vero che il dettaglio storto è fonte di disperazione.
Una disperazione non esplosiva, nel caso del MacBook Pro, ma che ti logora piano piano.
A me questa macchina, a netto della dongle life, piace.
Esteticamente è il più bel Mac di sempre, un design da urlo, senza un millimetro quadrato fuori posto. Meraviglioso. Il colore space grey, meraviglioso. La tastiera, meravigliosa (a guardarla). Il monitor, wow.
Proprio per questo quelle due o tre stonature mi sembrano uno sfregio dovuto a una sommarietà nella progettazione forse dettata dall'esasperazione del labor limæ che ti farebbe limare in eterno, e che alla fine ti costringe ad arronzare qualcosa perché devi rispettare una deadline.
Quali sono questi dettagli?
Uno è una scelta deliberata, al solito simpaticissima, un dispetto intenzionale all'utente: la scarsità di porte. Due misere USB-C, sul mio Esc. Ma ok, va bene, stamoce. Due. Per € 1.549,00 che vuoi pretendere?
Non darmene un'altra, per carità, ma una di queste due mettila sull'altro ca**o di lato! Come pure sul vecchio, umile, sorpassato MacBook Air. E invece no, un portatile di eoni fa resta più comodo e più pratico di questo MacBook Esc attuale, che costa un botto a confronto e che, per i tempi, non è che offra chissà che come prestazioni.
Un altro è la posizione del jack, a destra. Insopportabile.
Ringraziamo che il jack ci sia ancora, certo. Ringraziamo che non l'abbiano messo dietro. Grazie.
Sicuramente metterlo a sinistra sconvolgeva l'architettura interna di questo portatile con i millimetri quadrati contati.
E teniamocelo a destra, dove il cavo finisce sempre a intralciare la mano. A ingarbugliarsi su tavoletta grafica, fogli di carta, penne, matite, libri.
E infine, le freccette direzionali della fantastica tastiera.
Con destra e sinistra full-size per motivi meramente estetici. No, davvero, qual'era la necessità tecnica? Stonava quell'area lasciata scoperta dal mezzo tasto? Sì, po' esse. Certo guardarla è una delizia, poco importa che tastandoli non li trovi, che bisogna spostare gli occhi dal monitor alla tastiera. Essendo i tasti così bassi si fatica pure a trovare e a premere bene gli altri due, freccia su e freccia giù. Ma è meno drammatico, le dita ancora si orientano.
Sospiri.