Un'app bellissima, curata, pensata bene, che consente di fare molte cose senza però essere dispersiva e complicata per l’abbondanza di strumenti e funzioni. L’ho ripresa dopo averla bypassata, forse frettolosamente, qualche mese fa, e mi sta piacendo. Gratis, con possibilità di upgrade a pagamento (45$/anno) per funzioni più avanzate, di cui nessuna essenziale tranne una: search in document. Se ci investite tempo e lavoro, forse è il caso di non considerarla più gratuita. Ma è un prezzo in linea con i migliori concorrenti, rispetto ai quali molto più bang for your buck come si dice a Napoli.
Va un po’ studiata e capita, sostanzialmente è un'app di note taking che a un primo sguardo sembra mirare a Ulysses, Bear, iA Writer, ByWord, Typora, Agenda e la restante pletora di app per scrivere (soprattutto in Markdown) disponibili tra macOS e iOS/iPadOS. Il che la renderebbe abbastanza meh, quello che avevo concluso provandola qualche mese fa. Ma guardandola più approfonditamente si capisce che oltre a essere un po' diversa come concezione (non ha una vocazione puramente testuale e non usa nemmeno un Markdown classico, ma invertito come Typora), c’è parecchio altro potenziale.
Per alcune funzioni è sovrapponibile a app come Things.
Quello che ci scrivete può essere anche convertito in email, uso MailChimp.
Il rivale diretto però è Notion. Hanno usi simili, rimanendo per fortuna due app molto diverse: tanto Notion è disorientante e sbracata (apritela su Mac dopo averla scaricata e si mangerà tutto lo schermo), tanto Craft è ordinata e pulita.
È come se prendesse le parti meglio riuscite, sia in termini di funzioni che di UI, delle maggiori app con cui compete e le consolidasse in un insieme coerente e pulito, aggiungendovi poi il suo.
E che aggiunte, il supporto a TeX per esempio.
Il punto di forza è che può essere tante cose insieme e quindi tornare utile in fase di brainstorming (raccolta di materiale, bozze, pianificazione, su iPad si può anche scarabocchiare).
Non solo in quella prima fase caotica quando si butta dentro di tutto, ma soprattutto in quella successiva dove occorre scremare, sviluppare, rivedere le priorità. Trovarsi tutto in uno stesso posto, ben organizzato, consente una visione olistica delle idee raccolte e dei punti dove intervenire. Eventualmente anche documentando il processo in piccole note separate su un calendario interno all'app. O, quando si è fatto più ordine e si è strutturato il tutto in maniera più rigorosa, tenendone traccia in una to-do list. Interna al documento o interna al progetto. Up to you.
Chi ha già un sistema collaudato di app separate, che sa già come muoversi e organizzarsi, forse non sarà interessato.
Io invece ne sto apprezzando l’organicità. Mi evita, almeno in parte, di ridurre il desktop a una cloaca di file di testo, cartelle di immagini, e di dover rivolgere l’attenzione in contemporanea a 3 o 4 app: un editor di testo, il Finder, il browser, un'app di project management (Todoist, non di più, per le cose non in team già lo evito).
Come usare i molti strumenti di quest’app sta anche all’inventiva dell’utente. Ma per non rimanere disorientati come Vincent Vega nella famosa gif, l’app arriva sui vostri dispositivi con un bel tour guidato Hot to use Craft che simula un progettino e che mette in mostra un po' tutti gli strumenti e i possibili usi: note, liste, documenti in senso molto ampio (CV, portfolio semplici, email con alto contenuto di grafica). Ogni documento è pronto per essere messo online, in semplice condivisione o anche per collaborarvi in team. Come Notion.
Difficile che un utente utilizzi tutto e tutto assieme. Però quello che c'è si sfrutta, i documenti sono anche linkabili tra loro, li hai pronti ad andare online. Ogni cosa disponibile senza cloud esterni su iPhone e iPad. A confronto le altre app text-oriented diventano obsolete.
Nessuno vieta di fare di Craft un uso minimale, non si ha mai l'impressione di avere sotto mano uno strumento sovradimensionato.
Personalmente, visto che sono sempre alla ricerca dell’editor di testo definitivo (o che comunque mi disgusti di meno, perché di Ulysses, iA & Co. sono stra-stufa), l'ho messo alla prova come prima cosa con del testo lungo: questo post. Sono saltate fuori un bel po’ di magagne su macOS. Su iPadOS mi pare di meno ma è di meno anche l’uso che ne ho fatto.
Ho poi provato a usarlo come raccoglitore di immagini pur essendo un uso non “documentato”, e non funziona benissimo (non supporta nemmeno le trasparenze nei .png) ma può avere un senso come collettore di materiale per un lavoro di cui si sta tenendo traccia nell’app. Il fatto però che sia prevista una gerarchia per le immagini mi fa pensare che abbiano idee in cantiere e ci stiano lavorando.
L’ho provato anche come raccoglitore di link, una cosa passata un po' di moda e non indispensabile, ma forse chi ricorda Delicious e Magnolia ne sente un po' la mancanza. Qual’è il vantaggio rispetto al browser? Innanzitutto, se l’ottica è sempre quella di un progetto, fare una cartella di bookmarks sul browser destinata a essere cancellata (campa cavallo…) è molto più dispersivo. Su Craft invece, oltre a poter essere parte interna di un documento, ogni link ha una thumbnail e uno snippet del contenuto (come i risultati di ricerca su Google per capirci) che aiuta moltissimo il colpo d’occhio.
Mettendo assieme tutto quanto, direi che Craft è per la redazione non tanto di testi semplici e occasionali ma di documenti anche con una certa struttura. A patto che la parte testuale non sia estesa.
Le magagne saltano fuori qui.
Font. Non una magagna, ma comunque una limitazione: usa solo font di sistema. Una minuzia ma quasi deal-breaker per chi ha certe sensibilità tipografiche. Un peccato per un'app così bella avere una scelta, almeno su desktop (where the magic happens), così limitata: system, mono, serif, round. Probabilmente non è neanche una scelta ma una necessità imposta dal framework in uso (Amplitude), che deve cogliere tre piccioni (macOS, iPadOS, iOS) con una fava.
È anche vero che Craft non è un editor MD tradizionale e la necessità di un font mono o duo è meno stringente perché qui la sintassi Markdown non è in evidenza. Si perde un po’ quel feeling di bozza che da un testo di quel tipo, ma sinceramente lo ritengo un po' superato. Se serve il MD duro e puro (e poi lo collezionate dove?) Craft lo esporta tranquillamente.
Rendering di testo e immagini. Da dove cominciare? Grossi guai.
Su testi di un certa lunghezza, la perfomance inizia a farsi un po’ gommosa e il testo a schermo inizia a comportarsi in maniera strana. Scrolling, scrittura, selezione si ingolfano e per qualche misterioso motivo l’ultimo rigo tende a… scomparire. In un modo così strano (con tre puntini di sospensione!) che pare quasi intenzionale, come se l’app ti stesse suggerendo di darci un taglio. Non so, potrebbe essere una ficiur. Credo che dipenda dal fatto che l’app “vede” l’insieme come sequenza di blocchi (che possono essere testo o altro), pensati per essere spostati, e non come normale flusso di testo. Questo probabilmente rallenterà una serie di operazioni proprio, a giudicare dal rigo che scompare, a livello di banale rendering. La stessa cosa succede con le immagini, di cui viene segata una porzione in basso.
Apparte la scocciatura di avere l'app rallentata, il problema è che si rischia di perdere del testo e di non accorgersene. Qualche esempio. Selezioni una certa porzione, dai di ← Backspace, e la cancellazione viene fatta del tutto a ca.., magari prendendo l’intera frase o paragrafo a cui apparteneva la selezione. Oppure quando torni a ritroso alla fine di un paragarafo e vuoi aggiungere un capoverso: se sotto c’è un rigo isolato (un rigo, poco testo), questo scompare. Secondo me viene solo mandato sotto ma l’operazione per qualche motivo non è fluida e l'app non renderizza se non dopo. Ma intanto ti chiedi se hai bevuto e che ore sono.
Altro bel difettuccio è che a volte quando l’app perde il focus e poi lo riprende, il cursore sul testo viene smarrito e costringe a ripercorrere ampie porzioni di scritto per ritrovare la posizione.
Insomma, l’app è bella e concettualmente matura, ma come realizzazione avrebbe bisogno di una tonnellata di rifiniture. Se il confronto sulla performance è con app native Mac, game over. Ma se il confronto è con Notion (500mb di Electron che ingurgita RAM a sbafo), Craft è una gazella.
Concludiamo!
È un’app che merita di essere provata, si può piegare a molti usi diversi. Per ora l’ho usata essenzialmente per scriverci questo post, che mi ha consentito di esplorarla in lungo e in largo. Ora devo portarlo su WP, sistemarlo etc. etc. Craft mi consentirebbe però di condividerlo così come lo vedo ora sull’app, ordinato e sistemato.
L’ho rimaneggiato molte volte, per lo più su Mac. È stato comodissimo avere tutto su iPhone per rileggere e fare piccole modifiche. Da iPad ho scritto poco, perché non amo molto la mia tastiera (Logitech Folio Touch, sto sempre a chiedermi se non abbia sbagliato cavallo). Ma su iPad Craft è stupendo, messo in split view magari con Safari o un eBook e usato per prendere appunti o raccogliere materiale. Come UI, su iPad come su iPhone, riprende delle idee dell’app Reminders di Apple. Su desktop non prova a essere iPad-like (come il pessimo Safari che arriverà in autunno), è organizzata un po’ come Ulysses, con anche le iconcine nella sidebar (proprio come Ulysses). Dettagli che fanno tutta la differenza. È un’app straordinariamente carina. Potente+carina non è una combo molto comune.
Per il resto l’ho provato per lo più con contenuti dummy (siamo ad agosto), tranne la raccolta dei link che sto usando per crearmi dei riferimenit botanici per le mie piante, sciocchezzuole. L’utilizzo come email composer alla MailChimp non lo vedo per me particolarmente sfruttabile, ma chissà. Se devo mandare un documento in visione tanto vale che lo metto online (con link segreto).
Lo vedo molto versatile come strumento di studio, e a tal proposito segnalo che fino a settembre la versione full è gratuita per studenti e insegnanti, check it out.
Mi piace talmente tanto che ci ho fatto qualche iconcina. Aho', gratis.